Il bias cognitivo o distorsione cognitiva è un pattern sistematico di deviazione dalla norma o dalla razionalità nei processi mentali di giudizio. In psicologia indica una tendenza a creare la propria realtà soggettiva, non necessariamente corrispondente all'evidenza, sviluppata sulla base dell'interpretazione delle informazioni in possesso, anche se non logicamente o semanticamente connesse tra loro, che porta dunque a un errore di valutazione o a mancanza di oggettività di giudizio.
I bias cognitivi sono forme di comportamento mentale evoluto: alcuni rappresentano forme di adattamento, in quanto portano ad azioni più efficaci in determinati contesti, o permettono di prendere decisioni più velocemente quando maggiormente necessario; altri invece derivano dalla mancanza di meccanismi mentali adeguati, o dalla errata applicazione di un meccanismo altrimenti positivo in altre circostanze. Questo fenomeno viene studiato dalla scienza cognitiva e dalla psicologia sociale.
L'etimologia del termine bias è incerta: in italiano arriva dall'inglese, col significato di "inclinazione"ma a sua volta discende dall'antico francese biais e ancora prima dal provenzale, col significato di "obliquo" o "inclinato".
Le Cause: In ogni momento della vita l'individuo deve utilizzare le proprie facoltà cognitive per decidere cosa fare o per valutare la situazione che ha di fronte. Questo processo è influenzato direttamente dai seguenti fattori:
esperienza individuale;
giudizio altrui;
schemi mentali;
Se da una parte questi fattori consentono di prendere una decisione in tempi piuttosto brevi, dall'altra ne possono minare la validità.
La correttezza può dipendere da ulteriori fattori, tra cui, ad esempio, il tempo disponibile per acquisire informazioni o per prendere una decisione.
tipi di bias cognitivi
Il bias di ancoraggio :
L'ancoraggio è un metodo euristico psicologico che descrive la propensione a prendere decisioni basandosi sulle prime informazioni trovate. Secondo questo metodo, gli individui cominciano da un punto di riferimento implicito (l'àncora) e vi fanno aggiustamenti per raggiungere la propria valutazione. Per esempio, il primo prezzo offerto per un'automobile di seconda mano imposta lo standard per il resto della negoziazione, nel senso che un prezzo inferiore sembra ragionevole anche se è comunque superiore al valore dell'automobile.[15][16] Oppure una caratteristica da considerare diventa talmente dominante in un tutto più ampio tale da informare tutte le sue parti: ad esempio una persona non viene considerata per la sua interezza ma in quanto donna, uomo, nero, bianco, criminale, poliziotto, prima di qualsiasi altra cosa si possa pensare di questa.
L'ancoraggio influisce sul processo decisionale nelle negoziazioni, nelle diagnosi mediche e nelle sentenze giudiziarie.
Apofenia:
L'apofenia, nota anche come patternicity, o agenticity, è la tendenza umana a percepire pattern significativi tra dati casuali. L'apofenia è ben documentata come razionalizzazione per il gioco d'azzardo. I giocatori d'azzardo immaginano di vedere pattern nei numeri che compaiono in lotterie, giochi di carte o roulette. Una delle manifestazioni di questo fenomeno si chiama gambler's fallacy.
La pareidolia è la forma visiva o uditiva dell'apofenia. Si è ipotizzato che la pareidolia combinata con la ierofania fosse d'aiuto nelle società antiche a organizzare il caos e limitare l'entropia al fine di rendere intelligibile il mondo.
Il bias di conferma:
Il bias di conferma è un fenomeno cognitivo al quale l'essere umano è soggetto. È un processo mentale che consiste nel selezionare le informazioni possedute in modo da porre maggiore attenzione, e quindi maggiore credibilità, su quelle che confermano le proprie convinzioni e, viceversa, ignorare o sminuire quelle che le contraddicono.
Questo processo, se abilmente sfruttato, è uno strumento di potere sociale, in quanto può portare un individuo o un gruppo a negare o corroborare una tesi voluta, anche quando falsa. A tal proposito può farsi riferimento al concetto di argomento fantoccio.
Lo hindsight bias o bias del senno di poi:
Un altro tipo di bias cognitivo è lo hindsight bias (Bias del senno di poi), che consiste nell'errore del giudizio retrospettivo. Lo hindsight bias è la tendenza delle persone a credere, erroneamente, di aver saputo prevedere un evento correttamente, una volta che l'evento è ormai noto. Il processo si può sintetizzare nell'espressione: "Ve l'avevo detto io!". Nella cultura popolare questo processo ha preso forma, nel tempo, con il proverbio "Del senno di poi son piene le fosse".
Outcome bias o bias di risultato:
Con "bias di risultato" s'intende la tendenza a rileggere il passato sulla base di conoscenze acquisite in momenti successivi che modificano la qualità della visione di quello stesso passato.
Bias dei dettagli seduttivi:
Se un argomento è supportato da dettagli con informazioni vere e magari importanti, ma non pertinenti o legate all'argomento, questo viene valutato più convincente. Si tende cioè a considerare implicitamente una qualche forma di correlazione con le informazioni vere aggiuntive anche quando, a pensarci bene, non c'è.
Bias di memoria:
Esistono molti tipi di bias di memoria, tra cui:
Bias di supporto della scelta: il ricordo di scelte effettuate in passato è migliore del ricordo di possibilità di scelta scartate (Mother, Shafir, Johnson, 2000)
Bias del cambiamento: dopo uno sforzo atto a produrre un cambiamento, il ricordo della propria azione è più difficile di quanto lo era al momento
Amnesia infantile: presenza di pochi ricordi relativi al periodo di vita precedente ai quattro anni (l'età è puramente indicativa)
Bias della coerenza: tendenza a ricordare in modo errato di propri comportamenti, atteggiamenti o opinioni passati, in modo da farli assomigliare a propri comportamenti, atteggiamenti, opinioni presenti
Effetto del contesto: attività passate vengono ricordate più velocemente e/o più accuratamente se, al momento del recupero, ci si trova nello stesso contesto dell'attività in questione (ad esempio, ricordi collegati al proprio lavoro, vengono ricordati peggio se si è a casa)
Effetto del gruppo etnico: tendenza a riconoscere in modo migliore le persone del proprio gruppo etnico, rispetto a quelle degli altri gruppi etnici
Bias dell'egocentrismo: ricordare un evento in modo che soddisfi dei criteri di autostima
Bias della dissolvenza dell'affetto: lo stato affettivo collegato a ricordi spiacevoli si attenua più rapidamente di un affetto relativo ad un ricordo piacevole
Hindsight bias: impressione, ad uno sguardo retrospettivo, di aver predetto un evento, quando in realtà non lo si era predetto, almeno in modo sicuro. Sintetizzabile nell'espressione "Ve l'avevo detto!"
Effetto dell'umorismo: gli eventi a contenuto divertente vengono ricordati meglio di eventi neutri da questo punto di vista. Questo effetto può essere spiegato con l'incremento dei processi cognitivi (sia a livello temporale che come profondità dell'elaborazione) atti a comprendere il messaggio umoristico o con attivazione emozionale causata dall'evento divertente
Effetto dell'auto-produzione: informazioni (ricordi, affermazioni) auto-prodotte sono ricordate meglio di informazioni prodotte da altri e di cui si è venuti a conoscenza
Effetto dell'illusione di verità: il grado di familiarità di un'informazione (ovvero il fatto di possedere in memoria una certa informazione precedentemente acquisita, anche se in modo inconsapevole), porta la persona a crederla come vera, in un compito di riconoscimento, a prescindere dal reale stato di verità dell'informazione.
Effetto del ritardo:
Livellamento e affinatura: per livellamento si intende una perdita di dettagli, durante il tempo, dell'evento ricordato. Spesso il livellamento è accompagnato dall'affinatura, ovvero la selezione di certi dettagli in modo tale che i dettagli ricordati assumono un'importanza esagerata rispetto ai dettagli non rievocati. Entrambi i bias possono rinforzarsi vicendevolmente lungo ripetute rievocazioni e narrazioni.
Effetto del livello di elaborazione: differenti modalità di codifica delle informazioni hanno un differente grado di efficacia nella capacità di rievocazione delle informazioni stesse
Effetto della lunghezza della lista: più la lista è lunga, maggiore è il numero assoluto di elementi ricordati
Attribuzione erronea o amnesia della fonte: mancato richiamo della fonte di un'informazione, ovvero il contesto spazio-temporale dell'evento ricordato[26]. L'attribuzione erronea è stata divisa in:
confusione della fonte: è una forma di attribuzione erronea (o amnesia della fonte) in cui il contesto spazio-temporale di un'esperienza viene scambiato con un altro contesto. Per esempio, credere di aver assistito ad un evento per strada, mentre invece lo si è visto al televisore
falso richiamo/riconoscimento
Effetto della modalità: il richiamo di una lista di argomenti è migliore se la lista è stata presentata in forma orale invece che in forma scritta
Bias della congruenza dell'umore: le informazioni congruenti con l'umore al momento del ricordo, vengono richiamate più facilmente
Effetto del prossimo a turno: in una discussione a turno in un gruppo, i ricordi di ciò che è stato detto dalla persona immediatamente precedente e quella successiva a sé sono ricordati peggio
Effetto Osborn: L'intossicazione con sostanze psicoattive diminuisce la capacità di richiamo di pattern di movimento dai gangli della base
Effetto di indizio parte-lista
Effetto dell'informazione errata: un'informazione errata data al soggetto prima del richiamo di un evento, porta a delle modifiche nel ricordo che tendono ad essere coerenti con l'informazione errata[27]
Effetto picco-fine: di un'esperienza, vengono ricordati meglio i momenti emotivamente intensi e il come si è conclusa
Persistenza di un ricordo: ricordo consapevole involontario e indesiderato di ricordi, spesso traumatici. La presenza di questo processo è uno dei criteri diagnostici del disturbo post-traumatico da stress
Effetto della superiorità dell'immagine visiva: uno stesso elemento è più facilmente richiamabile alla memoria se è stato presentato in forma visiva rispetto che in forma scritta
Effetto della positività: le persone anziane richiamano più facilmente i ricordi piacevoli che quelli negativi
Effetto primacy ed effetto recency: di una lista di item, vengono ricordati più facilmente gli elementi finali e quelli iniziali, seppur in misura minore. Gli elementi centrali sono quelli ricordati peggio
Effetto della difficoltà di elaborazione
Balzo della reminiscenza: gli eventi autobiografici relativi alla propria adolescenza e alla prima età adulta vengono ricordati meglio rispetto agli eventi di altri periodi della propria vita
Retrospettiva rosea: quando il passato viene ricordato in modo più positivo di quello che è stato in realtà
Effetto della rilevanza per il Sé: le informazioni che sono collegate alla propria persona sono ricordate meglio di informazioni simili ma riferentesi ad altre persone
Effetto dell'intervallo: più l'arco di tempo di esposizione a un'esperienza è lungo, migliore sarà il successivo richiamo
Bias dovuto allo stereotipo: si ha quando vengono aggiunti o distorti elementi di un ricordo, in modo tale che questi elementi siano coerenti con uno stereotipo (ad esempio, di genere o di razza)
Effetto del suffisso: indebolimento dell'effetto di recency allorquando viene aggiunto, in fondo alla lista, un item che non è richiesto di rievocare (Morton, Crowder & Prussin, 1971)
Suggestionabilità: forma di attribuzione erronea con la quale idee suggerite da un interlocutore sono scambiate come ricordi propri
Effetto telescopio: tendenza a posizionare cronologicamente gli eventi in memoria, in modo che gli eventi recenti risultino più lontani nel tempo rispetto a ciò che erano veramente, e quelli più remoti più vicini
Effetto della verifica: materiale da ricordare sottoposto frequentemente a verifica viene ricordato meglio
Fenomeno "sulla punta della lingua": si ha quando viene rievocato parte dell'item o informazioni correlate allo stesso ma non si riesce a rievocare l'intero item. È caratterizzato da un senso di frustrazione. Si pensa sia una forma di blocco mentale dovuta all'interferenza prodotta dalla rievocazione simultanea di elementi con caratteristiche simili
Effetto "parola per parola": il senso generale di un discorso, viene ricordato meglio delle parole precise dette (Poppenk, Walia, Joanisse, Danckert & Köhler, 2006).
Effetto von Restorff: un item che si distingue dagli altri per qualche caratteristica è ricordato meglio (von Restorff, 1933).
Effetto Zeigarnik: azioni o compiti non completati o interrotti vengono ricordati meglio rispetto a quelli portati a termine
Survivorship bias: è un errore logico che consiste nel concentrarsi su persone o cose che in passato hanno superato dei processi di selezione ed ignorare completamente coloro che non li hanno superati solo perché poco conosciuti. È un bias che può comportare errori di valutazione estremamente gravi soprattutto in ambito finanziario, economico ed ingegneristico (ad esempio si può credere che gli edifici vecchi fossero fatti meglio perché più "resistenti", quando invece al giorno d'oggi noi vediamo solo una piccolissima parte degli edifici antichi poiché la maggior parte sono crollati o comunque ritenuti inagibili nel corso dei decenni).